Effetti sonori dello smart working

Effetti sonori dello smart working

Dr.Antonio Cerasa

Oggi che la casa scoppia, intasata di smart working, gli uffici sembrano essere  il rifugio dove evadere in cerca di quiete.

Eppure “c’è un sottile malessere, forse una nostalgia, nel vivere i nuovi rumori che animano le nostre case tra pc, monitor e cucina”, spiega Antonio Cerasa dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica (Irib) del Cnr.  Richiama il ricordo familiare di rumori che ci riportano a una normalità. E alla nostalgia c’è chi risponde con la tecnologia. In particolare, ciò che cambia  è il cosiddetto rumore di fondo. Nelle nostre case durante le ore di smart working regnano rumori di ogni tipo: notifiche di cellulari, citofoni, telefoni, lezioni a distanza dei figli”, continua Cerasa. “In generale, questi rumori si possono combinare insieme, creando un vero e proprio sottofondo a cui il cervello cerca di rispondere filtrando quelli più ‘fastidiosi’. Ma se il cervello non riesce, le nostre capacità di focalizzarci per lungi periodi su un compito da risolvere possono venire compromesse, provocando una maggiore stanchezza mentale e la sensazione di non farcela.

 

Articolo originale di Maria Teresa Orlando pubblicato su Almanacco della Scienza CNR: almanacco.cnr.it