Vivere senza smartphone, o usarlo poco, fa stare meglio e fumare meno. Lo dice uno studio tedesco. Antonio Cerasa

Usare lo smartphone, non usare lo smartphone? Questo è il dilemma aggiornato al millennio in cui stiamo vivendo. Non possiamo farne a meno, perché ci lavoriamo, googliamo, scrolliamo i social, programmiamo viaggi, vediamo serie tv, facciamo shopping. Lo smartphone è un surrogato della nostra esistenza, tanto che sembra impossibile rinunciarvi, ma siamo certi che non sia possibile ridurne l’utilizzo? Può sembrare una domanda retorica, lo spunto di partenza del gruppo di ricerca della Ruhr-Universität di Bochum in Germania, il cui team di psicologi ha scoperto che liberandoci – anche non del tutto – dallo smartphone aumenta il nostro benessere. Secondo le statistiche, in media, ogni giorno siamo inghiottiti dallo schermo del nostro device per 3 ore sulle 16 che passiamo svegli. La ricerca tedesca ha evidenziato – ma forse non ci vuole una laurea – che chi tra i partecipanti all’esperimento lo ha usato meno e meglio, ha permesso dedicato maggior tempo alla propria persona, aumentando la qualità percepita della vita, con una diminuzione di disagi psicologici e un minor consumo anche di nicotina. Ma è vero? Ne parliamo con Antonio Cerasa, Neuroscienziato dell’IRIB CNR, Istituto per per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica e con Luca Conti, Blogger che ha vissuto un anno senza smartphone e infine con Luigi Pietroluongo, Sociologo.

Articolo originale pubblicato su Rai Play Sound:

https://www.raiplaysound.it/audio/2022/05/A-chi-tocca-del-04052022-Vivere-senza-smartphone-o-usarlo-poco-ci-fa-stare-meglio-e-ci-fa-fumare-meno-Uno-studio-tedesco-lo-dice-d9b775b5-eeae-48e4-bf24-3f971ca69607.html