Dr Paolo Colombo
Seminario: “To transfer or not to transfer: is that the question?”
01/02/2021 alle 14.00 su TEAMS
Abstract:
Il seminario verterà sulle attuali strategie di ENTE e di Istituto sulla tematica del Trasferimento Tecnologico
Abstract:
Il seminario verterà sulle attuali strategie di ENTE e di Istituto sulla tematica del Trasferimento Tecnologico
Abstract:
Many novel approaches have entered clinical experimentation for Duchenne Muscular Dystrophy but none has reached significant clinical efficacy. We completed a “first in man” cell therapy trial for DMD, based upon intra-arterial delivery of HLA-matched donor Mesoangioblasts (Mabs) (Cossu et al. EMBO Mol Med 2015). Mabs are progenitor cells originating from pericytes of skeletal muscle (Dellavalle et al. Nat. Cell Biol. 2007). They have the ability of adhering to and crossing the vessel wall when delivered intra-arterially. This was the innovative aspect of this trial, preceded by positive results in murine and canine models of muscular dystrophy (Sampaolesi et al. Science 2003, Sampaolesi et al. Nature 2006). The trial showed safety but modest efficacy, probably due to the advanced age of patients and to low engraftment, typical of all tissues where ablation of diseased cells is impossible (Cossu et al. Lancet 2018).
To reach clinical efficacy we are now developing a three arms strategy, implementing each step of transplantation, performing a detailed pharmacodynamics and developing a cross-correction strategy that should compensate the unavoidable low engraftment (0.7% in best case observed in the first trial) of transplanted cells in patients’ muscles.
Autologous mesoangioblasts were corrected with a lentivector expressing the U7 snRNA engineered to skip exon 51 of the dystrophin gene: the snRNA, produced by the few corrected nuclei, also enter neighboring, dystrophic nuclei and amplify of more than a log the therapeutic effect.
Thus, for the first time, we observed a level of dystrophin of 30% of healthy muscle, presumed to be curative, both in vitro (by culturing corrected and non corrected cells at a 1:30 ratio) and in preliminary experiments in vivo. The same strategy is being tested in a second trial, funded by the Wellcome Trust. This will be a proof of principle study, testing safety of genetically corrected autologous mesoangioblasts following intramuscular injection in a foot muscle of 5 non-ambulant DMD patients. In case of dystrophin production ≥ 10% of a healthy muscle, cells will also be injected in the thumb muscle, whose increased force of contraction would ameliorate the quality of patients’ life. If the trial will confirm the experimental data, we will then proceed to a third trial based upon systemic intra-arterial delivery of genetically corrected mesoangioblasts in young patients with an optimized protocol and intent to cure.
Abstract:
Amongst tumor-infiltrating lymphocytes in humans there is a subpopulation of T cells unconventional called gd T cells that participate in tumor immune surveillance. gd T lymphocytes are typically CD4-CD8- double negative (DN) and based on the Vd chain used to make their T cell receptor (TCR) are classified in Vd1, Vd2 and Vd3 T cells with predominant localization in different districts of the body.
To date, their clinical relevance is unclear because the relative frequencies of tumor – infiltrating gd T cells correlate with tumor remission or progression, or do not correlate at all with prognosis. Indeed, many studies suggest that gd T cells may play different effector or regulatory functions in dependence on tumor microenvironment.
Considering the features of this population and the increasing interest to exploit them in tumor immunotherapy, there is urgent need to fully understand the biological functions of gd T cells and of how they can be manipulated in vivo and ex vivo to safely provide benefit to the patients.
This talk will focus on previous and ongoing studies of tumor-infiltrating gd T lymphocytes in different types of human cancer and their application in the current immunotherapeutic strategies.
Abstract: La commissione VQR (costituita da G. Tartarisco, A. Lo Bue, e R.Russo), ha studiato e riassunto il bando VQR relativo alla Valutazione dell’ANVUR 2015-19 (bando del 3/1/20).
Ha cercato di rilevare i punti principali di interesse degli Istituti CNR e definire analogie e differenze rispetto alla precedente valutazione VQR 2011-14. In particolare si è concentrata sull’individuazione dei criteri di valutazione dei GEV rispetto alle pubblicazioni e i prodotti presentati dai Ricercatori e Tecnologi con supporto alla ricerca del CNR. In caso di dubbi, la commissione ha fatto riferimento ad esperti nel campo del CNR, esponendo domande tramite una mail istituita ad hoc, ed analizzando le FAQ già pubblicate.
La commissione ha preparato una presentazione power-point da esporre a tutti i colleghi dell’IRIB durante un seminario.
Abstract: Con l’espressione “simulazione numerica” si intende la riproduzione del comportamento di un modello mediante computer. Essa permette di rappresentare sistemi reali complessi ed incerti, riproducendone l’evoluzione anche in situazioni non sperimentabili o non facilmente investigabili teoricamente.
L’obiettivo di questo seminario è introdurre concetti di base relativi alla simulazione nell’ambito di modelli stocastici, con particolare focus sui metodi Monte Carlo e sui processi ergodici, e in riferimento a modelli di interesse nell’ambito delle scienze biologiche e mediche.
Abstract: I modelli stocastici a stato discreto permettono una descrizione accurata di fenomeni incerti basata su incrementi impulsivi delle grandezze di interesse (popolazioni) ed eventi definiti in termini di probabilità condizionata.
Il seminario illustrerà la soluzione in senso stocastico dei modelli discreti markoviani in termini della cosiddetta “Master Equation” e le relative proprietà all’equilibrio. Seguirà una discussione tra i diversi approcci modellistici su scala macroscopica e microscopica, con applicazione a modelli in ambito biologico, epidemiologico ed oncologico.
Abstract: La modellistica matematica in ambito biologico e medico sta assumendo importanza crescente nelle scienze della vita al fine di comprendere e analizzare fenomeni osservati, prevedere e simulare possibili scenari futuri e mettere in campo misure correttive (si pensi alla pandemia di COVID-19 attualmente in corso). In questo contesto, il ruolo delle fluttuazioni casuali (stocastiche) risulta fondamentale per caratterizzare l’incertezza del fenomeno in esame e le sue diverse possibili evoluzioni.
L’obiettivo del presente seminario è di introdurre alcuni elementi basilari riguardanti la modellistica matematica stocastica e di fornire alcuni esempi di applicazione di questi modelli all’analisi di sistemi incerti. Il seminario è il primo di un ciclo di tre appuntamenti, nel corso dei quali si approfondirà gradualmente l’approccio in riferimento ai modelli stocastici markoviani e ai relativi schemi di simulazione numerica.
Abstract: In the ongoing development of new approaches to mitigate the consequences of penetrating trauma in humans, particularly in the area of civil defense and military operations, possible strategies aimed at monitoring the state and at minimizing the risk of the wounded victims also depend on an in-depth, quantitative understanding of the compensation mechanisms at play. In the present work, time-honored and recent mathematical models of the dynamical response to hemorrhage are compared and their applicability to real-life situations is examined.
New types of representation are explored and conclusions are drawn as to the most promising feasible approaches to a formalization of this problem.
Ricercatore CNR IRIB
Abstract:
Il diabete mellito è oggi tra i più gravi problemi di salute globale. In particolare, Il diabete di tipo 1 è una malattia caratterizzata dalla disregolazione del metabolismo del glucosio, che si manifesta in conseguenza di una progressiva distruzione autoimmune delle cellule beta pancreatiche. Il trapianto di isole pancreatiche rappresenta ancora una promettente strategia terapeutica per il trattamento curativo del diabete mellito di tipo 1. Tuttavia, un numero limitato di donatori di organi e una vascolarizzazione insufficiente con mancato attecchimento delle isole dopo il trapianto, limitano il successo del trasferimento di questo approccio nella pratica clinica. Oggi, la coltivazione di organoidi in vitro in sistemi di colture tridimensionali, rappresenta un valido modello per lo studio di molte malattie. In particolare, le pseudoisole formate da cellule beta pancreatiche e la loro co-coltura con altre tipologie di cellule (come cellule endoteliali), utilizzando biomateriali innovativi rappresentano oggi un sistema ottimale per lo studio e lo sviluppo di nuove tecnologie utili per migliorare l’efficienza della terapia cellulare nel diabete di tipo 1. Inoltre, le pseudoisole sono un promettente modello in vitro per il drug-screening di sostanze antidiabetiche per lo sviluppo di terapie alternative. Durante il mio seminario presenterò dati preliminari sullo studio di pseudoisole prodotte a partire da una linea cellulare di cellule beta di ratto, INS1E, che mostrano una morfologia e una funzionalità molto simili alle isole di Langerhans.
INFO : seminari.irib@irib.cnr.it
Ricercatore CNR IBPM
Abstract:
Cellular identity is specified by cell-specific transcription factors and maintained by epigenetic mechanisms. Beyond restricted activation of lineage-specific genes, alternative transcriptional programs must be repressed to specify a defined differentiation path. H3K9 methylation maintains cell identity orchestrating stable silencing and anchoring of alternate fate genes within the heterochromatic compartment underneath the nuclear lamina (NL). However, how this is achieved in a cell-specific manner is poorly understood. H3K9 methyltransferases (KMTs) are generally ubiquitously expressed and if, and how, they impede direct cell conversion in adult stem cells is still rather unexplored.
Here, we addressed this issue in a population of mesenchymal, multipotent, stromal cells, named Fibro-Adipogenic Progenitors (FAPs), whose developmental plasticity has been linked to skeletal muscle pathological phenotypes. We provide evidence of a druggable mechanism of heterochromatin perinuclear sequestration exploitable to reprogram FAPs in vivo. We show that pharmacological inhibition of H3K9 methylation can revert FAPs’ pathological fibro-adipogenic differentiation observed in diseased muscles, improving their regenerative capacity.
INFO : seminari.irib@irib.cnr.it