Italia-Tunisia, finanziato progetto del comune di Balestrate: IRIB-CNR in prima linea

Italia-Tunisia, finanziato progetto del comune di Balestrate: IRIB-CNR in prima linea

Domenico Nuzzo, IRIB CNR Palermo

Pasquale Picone, IRIB CNR Palermo

Con un progetto dal titolo Relancer une Nouvelle Économie (Re-Né), con capofila il Comune di Balestrate, l’IRIB-CNR ed i comuni di Calatafimi, Segesta e Favignana, in partenariato con l’Anci Sicilia, e i comuni tunisini Zarat e Maamoura, hanno vinto un progetto Europeo di cooperazione internazionale sugli accordi bilaterali Italia-Tunisia.
“Il progetto Re-Né ha ottenuto un finanziamento totale di 1.980.000€ e si propone di realizzare 4 obiettivi specifici: a) Prevenire e ridurre la dispersione dei rifiuti; b) Creazione di punti di riciclaggio e di una rete internazionale per lo scambio di informazioni e competenze; c) Sostenibilità per le aziende “verdi” e per le start-up a impatto ambientale sostenibile; e d) Sviluppare e sostenere campagne di informazione per aumentare la consapevolezza sulla prevenzione e la dispersione dei rifiuti” – Afferma Domenico Nuzzo, biologo dell’IRIB-CNR e firmatario del progetto.
“L’idea “Spreco zero” punta all’incremento dell’utilizzo delle eccedenze alimentare allo scopo del loro reinserimento nel processo produttivo. In quest’ottica il nostro gruppo studia il riutilizzo degli esuberi provenienti dalla lavorazione di materie prime edibili come ad esempio l’esocarpo proveniente dalla lavorazione del melograno, il mallo delle noci, bucce di pomodoro e semi di pompelmo.  Queste matrici, di per sé non più utili ai fini commerciali, posseggono innumerevoli biomolecole ad azione nutraceutica capaci quindi di essere utilizzate ai fini salutistici. L’estrazione con processi chimici green di questi fitocomplessi permetterebbe quindi, da una parte ridurre gli sprechi alimentari, dall’altra offrire matrici a basso costo da cui estrarre biomolecole”.  – prosegue Pasquale Piccone, biologo dell’IRIB-CNR e co-autore del progetto.
“Sia in Italia ed in Tunisia effettueremo lo studio, delle biorisorse provenienti da esuberi alimentari. In particolare, ci occuperemo di estrarre biomolecole ad uso salutistico mediante protocolli di estrazione green con tecniche che assicureranno l’integrità delle molecole estratte”. – chiarisce Domenico Nuzzo
“Infine, all’interno del progetto ci occuperemo anche dello sviluppo di uno Spin-off per il trasferimento in ambito industriale delle esperienze ottenute in ambito di ricerca. Lo Spin-off sarà di supporto alle imprese ed ai Comuni del consorzio formatosi nell’abito dell’accordo bilaterale Italia-Tunisia con lo scopo di favorirne l’innovazione, ridurre tempi di analisi di nuove matrici e permettere quindi di offrire al consumatore prodotti ad elevato potere salutistico.” – conclude Pasquale Picone.