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AMBROSIA

Descrizione progetto

Attività di monitoraggio in agricoltura biologica per le coltivazioni sostenibili di liquirizia (AMBROSIA).
Il progetto AMBROSIA rappresenta un'iniziativa innovativa per il settore delle piante officinali biologiche. Con un focus sulla liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.), il progetto mira a studiarne l'adattabilità alla coltivazione biologica e il potenziale dei suoi composti bioattivi per applicazioni nei settori nutraceutico, fitoterapico e cosmetico.
Attraverso pratiche sostenibili come l'estrazione solvent-free e lo sviluppo di sistemi di monitoraggio avanzati, AMBROSIA punta a promuovere biodiversità, sostenibilità e valorizzazione delle risorse naturali. Il progetto coinvolge una rete multidisciplinare di istituzioni scientifiche, aziende agricole e scuole per garantire il trasferimento tecnologico e sensibilizzare le nuove generazioni.

Obiettivi

1- Contribuire al settore delle piante officinali biologiche, incrementando tale comparto
produttivo, migliorandone la redditività e ottimizzando i processi produttivi attraverso l'innovazione e la diversificazione.
2. - Tutelare la biodiversità, favorendo la salvaguardia delle risorse autoctone, identificando ecotipi locali di piante officinali e valorizzando l’adattamento e le proprietà bioattive.
3. - Innovare i processi produttivi, sviluppando bioprocessi sostenibili, come l’estrazione solvent-free di fitoestratti di liquirizia ricchi di composti attivi, idonei a un utilizzo industriale.
4. Valutare le proprietà bioattive, studiando gli effetti biologici (antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali, ecc.) e nutrizionali dei fitoestratti ottenuti.
5- Diffondere la conoscenza, promuovendo i vantaggi dell'agricoltura biologica e
diffondendo i risultati della ricerca attraverso pubblicazioni, congressi, video e materiali divulgativi.
6- Trasferire il know-how acquisito, trasmettendo le conoscenze sviluppate alle aziende
biologiche locali e del settore.

Risultati attesi

I risultati attesi includono il miglioramento della biodiversità, lo studio dei composti bioattivi con potenziali applicazioni nei settori nutraceutico, fitoterapico e cosmetico, e la diffusione di metodologie avanzate per la coltivazione biologica. Attraverso video documentari, eventi divulgativi, materiali didattici e la collaborazione con scuole e associazioni di settore, il progetto promuove la conoscenza dell’agricoltura biologica e il trasferimento tecnologico alle aziende locali, offrendo nuove opportunità commerciali per valorizzare il territorio e le sue risorse autoctone. AMBROSIA mira a valorizzare il territorio siciliano come esempio di eccellenza nella ricerca e nello sviluppo del settore biologico.

Personale IRIB coinvolto

  • Rosa Bonaventura
  • Irene Deidda
  • Roberta Russo

 

Altre informazioni

Coordinatore progetto: Dott.ssa Valeria Guarrasi (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Biofisica, sede Palermo).
Ente finanziatore: Ministero dell’agricoltura,della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF)
https://sinab.it/ricerca/attivita-di-monitoraggio-in-agricoltura-biologica-per-le-coltivazioni-sostenibili-di-liquirizia-ambrosia/

PQA2_Schedasintesidivulgativa_AMBROSIA
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ARSACS

Descrizione progetto

L'atassia spastica autosomica recessiva di Charlevoix-Saguenay (ARSACS) è una malattia neurodegenerativa principalmente causata da atassia cerebrale, una progressiva spasticità e neuropatia periferica. La malattia è causata da mutazioni a carico del gene SACS (13q11) che alterano l’espressione della proteina SACSINA. Le malattia si manifesta in età pediatrica e progredisce rapidamente negli anni. Ad oggi non vi sono trattamenti specifici per i pazienti affetti da ARSACS, principalmente causato dal fatto che non si conoscono ancora le funzioni molecolari della SACSINA. Purtroppo questo è causato dalle gigantesche dimensioni di questa proteina che impediscono lo studio attraverso i canonici esperimenti di biologia molecolare.
Curiosamente molti sintomi presenti nei pazienti affetti da ARSACS sono in comune con quelli osservati in pazienti affetti da altre malattie neurodegenerative. Ciò suggerisce che queste malattie possono avere in comune anche degli aspetti a livello molecolare. Partendo da questa osservazione, abbiamo riletto approfonditamente la letteratura ed ipotizzato che, come per altre malattie neurodegenerative, la causa della tossicità cellulare sia data dall’alterazione delle interazioni biologiche di SACSINA. Vogliamo dunque dimostrare la veridicità della nostra ipotesi usando un modello cellulare noto per lo studio della malattia ARSACS ed investigare come la formazione di interazioni aberranti da parte di SACSINA sia connessa con la morte cellulare.

Obiettivi

Il nostro studio porterà allo sviluppo di una linea di ricerca innovativa che si prefigge di rigenerare le interazioni fisiologiche di SACSINA nelle cellule ed evitare la tossicità cellulare, cosi’ da poter prevenire lo sviluppo e/o la progressione della malattia nei pazienti affetti da ARSACS.

Risultati attesi

Caratterizzazione a livello molecolare della capacità di SACSINA di legare l'RNA ed identificazione dei suoi interattori ad RNA in cellule umane.

Personale IRIB coinvolto

Roberto Giambruno - Principal Investigator - Ricercatore IRIB
Antonella Cusimano - Ricercatore IRIB
Irene Mariani - “Progetto seed grant Telethon: studio della malattia genetica ARSAC” a valere sul Progetto di ricerca DSB.AD001.311.001: “L’alterazione della capacità di SACSINA di legare l'RNA è connessa con lo sviluppo della malattia ARSACS"” - CUP B73C24000480007.

Altre informazioni

Progetto in collaborazione con IBF - CNR.

Personale IBF coinvolto:
Dr. Vincenzo Martorana, Dr. Lisa Longo, Dr. Rita Carrotta, Dr. Rosa Passantino, Dr. Maria Rosalia Mangione, Dr. Maria Assunta Costa, Dr. Silvia Vilasi.

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