Dott. Francesco Bedogni
Ricercatore
Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (IRIB) Consiglio Nazionale delle Ricerche, Palermo, Italia
Neuroscience and Mental Health Research Institute (NMHII) Cardiff University School of Medicine, Cardiff, UK
Espianti chirurgici da pazienti per lo studio in vitro delle funzioni, della modulazione e della sopravvivenza delle reti neuronali umane
07/11/2025 – ore 14:00
Abstract:
Casi di glioblastoma o epilessia vengono spesso trattati chirurgicamente per eradicare rispettivamente il tumore o i focolai epilettici. A seconda del caso, è spesso necessario aprire una finestra attraverso la corteccia cerebrale per poter raggiungere il sito della lesione, producendo così un tessuto (tessuto di accesso) che viene tipicamente scartato. Questi tessuti di accesso, che entro certi limiti possono essere considerati "sani", sono quindi disponibili per la ricerca in vitro, sia come colture organotipiche che come colture primarie umane. Questo seminario è dedicato ai risultati che ho recentemente raccolto lavorando su entrambi i modelli.
I dati circa l’uso di colture organotipiche sono stati ottenuti grazie ai nostri collaboratori presso Aachen University (Germania). In Germania, le sezioni organotipiche rimangono in coltura fino a due settimane, anche grazie all’uso di liquido cerebrospinale umano (hCSF) come terreno di coltura. L'hCSF viene raccolto da pazienti affetti da Normal Pressure Hydrocephalus (NPH) o Idiopathic Intracranial Hypertension (IIH), condizioni in cui c’è sovrapproduzione di CSF la cui composizione è, però, normale. Nella pratica clinica, l’eccesso di hCSF viene drenato e scartato, noi invece lo raccogliamo e dividiamo in aliquote che conserviamo congelate fino al momento dell'utilizzo in sostituzione dei normali terreni di coltura "sintetici". I dati che presenterò descrivono l'uso di sezioni organotipiche per simulare la degenerazione, e come queste sezioni permettano, per esempio, test farmacologici.
A Cardiff, abbiamo perfezionato una tecnica per la produzione di colture primarie basata sulla dissociazione dei tessuti di accesso e sulla costruzione di colture tridimensionali ad alta densità. Queste colture sono coltivate su un sopporto di polytetrafluoroetilene (PTFE) che galleggia su terreni sintetici o su hCSF prelevato, coma ad Aachen, da pazienti (NPH o IIH). Con il nostro protocollo, la rete neuronale originale viene prima abolita tramite dissociazione e una nuova viene gradualmente rigenerata in vitro, permettendo quindi, ad esempio, test su plasticità neuronale o sull’interazione tra più tipi cellulari. Durante la presentazione mostrerò i dati in cui imitiamo la lesione traumatica di tessuti cerebrali, ma stiamo al momento generando altri dati usando colture di pazienti affetti da glioblastoma. A Cardiff, infatti, abbiamo accesso sia al tessuto corticale sovrastante il tumore che al tumore stesso, consentendoci così di riprodurre e studiare in vitro il tumore e l'ambiente di un tessuto cerebrale infiltrato dal tumore.
Per ulteriori informazioni scrivere a seminari.irib@irib.cnr.it

 
									 
		