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Robotica, sensori e tecnologie assistive per la riabilitazione

Il campo della riabilitazione sta vivendo una rivoluzione guidata dall’innovazione tecnologica. La nostra ricerca unisce la robotica, i sensori intelligenti e le tecnologie assistive per sviluppare soluzioni che rendono il recupero funzionale più efficace, preciso e personalizzato. Questi strumenti non sostituiscono il ruolo dei professionisti, ma agiscono come potenti alleati per ottimizzare i percorsi di cura.

 

La Robotica al servizio del recupero funzionale

La robotica in riabilitazione utilizza dispositivi avanzati per guidare e supportare il movimento. Si tratta di sistemi progettati per eseguire movimenti ripetitivi e intensivi con precisione millimetrica. Esempi includono:

  • Esoscheletri: strutture robotiche indossabili che offrono supporto e facilitano la deambulazione o il movimento degli arti superiori.
  • Dispositivi robotici per l’arto: manipolatori o piattaforme che permettono di eseguire esercizi specifici con un feedback costante.
  • Robot per il cammino: sistemi che sostengono e assistono il movimento, aiutando le persone a riacquistare la capacità di camminare.

Questi strumenti permettono di massimizzare l’intensità della terapia in modo sicuro e controllato, accelerando il recupero di funzionalità motorie compromesse.

 

Sensori intelligenti: misurare il progresso

I sensori sono il cuore dell’analisi oggettiva. Integrati nei dispositivi robotici o indossati individualmente, raccolgono dati in tempo reale sul movimento, la forza, la stabilità e l’attività muscolare. Utilizzando sensori come gli accelerometri, i giroscopi o gli estensimetri, siamo in grado di:

  • Misurare i progressi: quantificare in modo oggettivo i miglioramenti nel tempo, fornendo dati precisi sull’efficacia del trattamento.
  • Adattare la terapia: il feedback dei sensori permette ai sistemi robotici di adattare la resistenza o il supporto in base alle necessità specifiche.
  • Rilevare anomalie: identificare schemi di movimento errati o compensatori, aiutando i professionisti a correggerli tempestivamente.

Questa raccolta dati fornisce un quadro completo che va oltre la semplice osservazione, permettendo decisioni cliniche più informate.

 

Tecnologie assistive e piattaforme interattive

Oltre alla robotica fisica, sviluppiamo tecnologie che aumentano l’efficacia della terapia. Le piattaforme interattive e i serious games utilizzano la gamification per rendere l’esercizio più motivante e divertente. L’utente si immerge in un ambiente virtuale che trasforma i compiti riabilitativi in sfide coinvolgenti, fornendo feedback immediato e spingendo a superare i propri limiti.

L’uso della realtà virtuale (VR) e aumentata (AR) permette di simulare scenari della vita quotidiana, offrendo un contesto realistico per l’allenamento e facilitando il trasferimento delle abilità acquisite in situazioni reali.

L’integrazione di questi strumenti crea un ecosistema di supporto completo. La robotica fornisce l’intensità e la precisione, i sensori l’oggettività e la personalizzazione, e le tecnologie assistive l’impegno e la motivazione. Insieme, accelerano il processo di recupero e contribuiscono a migliorare in modo significativo l’autonomia e la qualità della vita.

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Nutraceutica e medicina personalizzata

La nutraceutica e la medicina personalizzata rappresentano due approcci all’avanguardia che stanno trasformando la visione della salute e del benessere. La nutraceutica si occupa dello studio degli alimenti e dei loro componenti bioattivi che offrono benefici per la salute, dalla prevenzione delle malattie alla promozione del benessere generale. La medicina personalizzata, invece, adatta il trattamento e la prevenzione alle caratteristiche individuali di ogni persona. L’unione di questi due campi apre la strada a strategie di salute e prevenzione altamente mirate.

 

Dalla nutraceutica alla salute individuale

A differenza dei farmaci, che agiscono su uno o pochi bersagli specifici, i nutraceutici sfruttano la complessità dei composti presenti in natura (come antiossidanti, vitamine, minerali e acidi grassi) per modulare più percorsi fisiologici contemporaneamente. Questo approccio olistico e la loro bassa tossicità li rendono ideali per la prevenzione e il mantenimento della salute. La ricerca scientifica si concentra su come specifici nutraceutici possano influenzare processi come l’infiammazione, lo stress ossidativo e la funzione immunitaria, che sono alla base di molte patologie croniche.


 

L’integrazione con la medicina personalizzata

L’integrazione tra nutraceutica e medicina personalizzata avviene attraverso l’analisi delle caratteristiche uniche di ogni individuo:

    • Genetica e Nutrizione: la nutrigenomica studia l’interazione tra i geni e i nutrienti. Ad esempio, una persona con una specifica variante genetica potrebbe avere un bisogno maggiore di un certo nutriente per supportare una funzione enzimatica. Comprendere queste interazioni permette di consigliare nutraceutici specifici per compensare predisposizioni genetiche.
    • Microbioma intestinale: la composizione del microbiota, la comunità di batteri che vive nel nostro intestino, influisce notevolmente sul nostro metabolismo e sulla salute. L’analisi del microbiota può guidare la scelta di prebiotici e probiotici specifici per ripristinare l’equilibrio e migliorare l’assorbimento dei nutrienti.

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  • Metabolomica: lo studio dei metaboliti (i prodotti del metabolismo) fornisce un’istantanea dello stato fisiologico di un individuo. Queste informazioni possono rivelare carenze nutrizionali o squilibri metabolici, permettendo di personalizzare l’intervento nutraceutico per un’azione più efficace.

Unendo la comprensione del potenziale dei nutraceutici con l’analisi dei dati biologici individuali, è possibile sviluppare un approccio su misura che non si limita a curare la malattia, ma mira a ottimizzare la salute e a prevenire i disturbi, offrendo una visione proattiva e personalizzata del benessere.

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Malattie rare e genetiche

Le malattie rare sono patologie che colpiscono un numero limitato di persone, ma che, nel loro insieme, rappresentano una sfida significativa per la sanità pubblica globale. Spesso di origine genetica, queste condizioni sono complesse e richiedono un approccio diagnostico e terapeutico altamente specializzato. Il nostro lavoro si concentra sulla ricerca e l’innovazione per migliorare la vita delle persone affette da queste patologie, con un’attenzione particolare a condizioni come la malattia di Fabry, la malattia di Pompe e la malattia di Gaucher.

Le basi genetiche e le sfide diagnostiche

La maggior parte delle malattie rare, incluse quelle lisosomiali come la Fabry, la Pompe e la Gaucher, è causata da mutazioni genetiche che alterano il funzionamento di specifici enzimi o proteine. Questi difetti genetici portano all’accumulo di sostanze dannose all’interno delle cellule, causando danni progressivi a organi e tessuti.

La principale sfida è la diagnosi precoce. A causa della rarità di queste condizioni e della variabilità dei sintomi, i pazienti spesso affrontano un lungo e difficile “odissea diagnostica”, che può ritardare l’inizio di una terapia efficace. La nostra ricerca si impegna a sviluppare metodi diagnostici più rapidi e precisi, come il sequenziamento genetico e il riconoscimento di biomarcatori specifici.

 

Approcci terapeutici innovativi

Una volta effettuata la diagnosi, la ricerca si concentra sullo sviluppo di terapie mirate. Le malattie lisosomiali, in particolare, hanno beneficiato di approcci terapeutici innovativi:

  • Terapia di Sostituzione Enzimatica (ERT): è un trattamento che mira a rimpiazzare l’enzima mancante o non funzionante somministrando una sua versione ricombinante. È un approccio terapeutico efficace e consolidato per la malattia di Fabry e la malattia di Gaucher, riducendo l’accumulo di substrato e alleviando i sintomi. Anche per la malattia di Pompe la ERT ha rivoluzionato il trattamento, migliorando significativamente la funzione muscolare e la sopravvivenza.
  • Terapia Genica: rappresenta la frontiera più avanzata. Si propone di correggere la causa della malattia inserendo una copia corretta del gene difettoso nelle cellule del paziente. Questa strategia ha il potenziale per offrire una cura definitiva in un’unica somministrazione.
  • Farmaci chaperone: queste piccole molecole sono progettate per stabilizzare l’enzima difettoso, aiutandolo a raggiungere il suo corretto sito d’azione e ripristinare parzialmente la sua funzione. Sono un’alternativa terapeutica, in alcuni casi, per determinate mutazioni.

L’impegno nella ricerca sulle malattie rare non è solo un dovere etico, ma anche un’opportunità scientifica. Le scoperte fatte in questo campo spesso hanno un impatto più ampio, svelando meccanismi biologici fondamentali che possono essere rilevanti anche per malattie più comuni. Continuiamo a lavorare per tradurre la ricerca scientifica in speranza e soluzioni concrete per i pazienti e le loro famiglie.

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Oncologia e tumori cerebrali

L’oncologia è la branca della medicina dedicata allo studio, alla diagnosi e al trattamento dei tumori. Quando si parla di oncologia dei tumori cerebrali, si affronta una sfida particolarmente complessa, data la specificità e la delicatezza del sistema nervoso centrale. La ricerca in questo campo si concentra su un’approfondita comprensione delle basi biologiche di queste patologie e sullo sviluppo di terapie innovative.

 

Caratteristiche e sfide dei tumori cerebrali

I tumori cerebrali, come il glioblastoma, sono caratterizzati da un’elevata aggressività e da una notevole eterogeneità cellulare, che li rende resistenti alle terapie convenzionali. Una delle principali sfide è la cosiddetta barriera emato-encefalica, una rete di vasi sanguigni specializzati che protegge il cervello da sostanze potenzialmente dannose. Se da un lato questa barriera è vitale per il corretto funzionamento del cervello, dall’altro rende estremamente difficile il passaggio di molti farmaci chemioterapici, limitandone l’efficacia.

 

Approcci terapeutici e di ricerca

Per superare queste sfide, la ricerca si sta muovendo su diversi fronti:

  • Chirurgia, Radioterapia e Chemioterapia: rimangono i pilastri del trattamento, ma vengono costantemente perfezionati. L’impiego di tecniche chirurgiche più precise e la radioterapia a fasci modulati permettono di massimizzare l’asportazione del tumore e di colpire le cellule cancerose con maggiore accuratezza, minimizzando i danni ai tessuti sani circostanti.
  • Target Therapy (Terapia a bersaglio molecolare): si basa sull’identificazione di bersagli molecolari specifici, come proteine o vie di segnalazione, che guidano la crescita tumorale. I farmaci a bersaglio molecolare agiscono direttamente su questi meccanismi, offrendo un approccio terapeutico più selettivo e con meno effetti collaterali rispetto alla chemioterapia tradizionale.
  • Immunoterapia: questo approccio rivoluzionario sfrutta il sistema immunitario del paziente per combattere il cancro. La ricerca si concentra sullo sviluppo di farmaci che rimuovono i “freni” che impediscono alle cellule immunitarie di riconoscere e attaccare le cellule tumorali, o su vaccini che addestrano il sistema immunitario a farlo.
  • Terapia a Campi Elettrici (TTF): una tecnologia relativamente recente che utilizza campi elettrici a bassa intensità per interrompere la divisione delle cellule tumorali. Questo approccio non invasivo ha dimostrato di rallentare la crescita di tumori cerebrali come il glioblastoma, in combinazione con altri trattamenti.

La nostra ricerca mira a integrare queste diverse strategie per creare piani di trattamento personalizzati, basati sulle caratteristiche genetiche e molecolari di ogni singolo tumore, aprendo nuove speranze per la cura di queste complesse patologie.

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Malattie neurodegenerative e psichiatriche

Le malattie neurodegenerative e le malattie psichiatriche rappresentano due aree di grande complessità nella medicina moderna. Pur essendo tradizionalmente studiate come entità separate, la ricerca scientifica sta rivelando una crescente sovrapposizione nei loro meccanismi biologici e nei fattori di rischio. La nostra ricerca si concentra su questa intersezione per comprendere meglio le origini di queste condizioni e sviluppare approcci terapeutici più efficaci.

 

Le malattie neurodegenerative

Le malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, il morbo di Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), sono caratterizzate dalla progressiva perdita di neuroni nel sistema nervoso centrale. Questo processo porta a un declino delle funzioni cognitive (memoria, linguaggio) e motorie (equilibrio, movimento). La ricerca si concentra sull’identificazione dei fattori scatenanti, come l’accumulo di proteine anomale (ad esempio, la proteina beta-amiloide nell’Alzheimer o l’alfa-sinucleina nel Parkinson) e il ruolo dell’infiammazione e dello stress ossidativo.

 

Le malattie psichiatriche

Le malattie psichiatriche, come la schizofrenia, il disturbo bipolare e la depressione maggiore, sono disturbi che influenzano il pensiero, l’umore e il comportamento. Nonostante le loro cause esatte non siano completamente note, la ricerca indica che sono il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici, ambientali e biologici, inclusi squilibri nei neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina.

 

L’intersezione e il futuro della ricerca

La novità risiede nel riconoscimento di una stretta connessione tra queste due categorie di malattie. Evidenze crescenti mostrano che:

  • Sintomi psichiatrici nelle malattie neurodegenerative: le persone con malattie neurodegenerative spesso sviluppano sintomi psichiatrici, come depressione, ansia o disturbi psicotici, molto prima dell’insorgenza dei sintomi motori o cognitivi.
  • Fattori di rischio comuni: un’infiammazione cronica o uno squilibrio del microbiota intestinale possono contribuire sia al declino cognitivo che a disturbi dell’umore.
  • Biomarcatori condivisi: alcuni biomarcatori genetici o biologici si stanno dimostrando rilevanti per entrambe le tipologie di patologie.

Comprendere questa interconnessione ci permette di esplorare nuove piste terapeutiche. Ad esempio, una terapia che mira a ridurre l’infiammazione o a ripristinare l’equilibrio intestinale potrebbe avere un impatto benefico su entrambe le condizioni. Questo approccio integrato mira a superare le barriere disciplinari per affrontare il problema in modo olistico, offrendo nuove speranze per la diagnosi precoce e il trattamento.

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Neuroscienze e disturbi del neurosviluppo

Le neuroscienze sono la disciplina che studia il sistema nervoso, esplorandone la struttura, le funzioni e lo sviluppo. Applicate ai disturbi del neurosviluppo, offrono una lente scientifica per comprendere condizioni che emergono durante le prime fasi della vita e che influenzano il funzionamento cerebrale. Questi disturbi, tra cui il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e la dislessia, non sono il risultato di una mancanza di volontà, ma di differenze biologiche e neurologiche intrinseche che hanno un impatto su apprendimento, comunicazione e interazione sociale.

 

Le basi biologiche

La ricerca neuroscientifica sui disturbi del neurosviluppo si concentra su diversi aspetti chiave:

  • Genetica e ambiente: si indaga l’interazione tra i geni e i fattori ambientali (come l’esposizione a sostanze o infezioni durante la gravidanza). Le neuroscienze ci aiutano a comprendere come specifiche varianti genetiche possano influenzare la formazione delle sinapsi o il cablaggio neuronale, rendendo l’individuo più o meno vulnerabile a un certo disturbo.
  • Connettività cerebrale: un’area di ricerca cruciale è lo studio delle “autostrade” neurali, ovvero le connessioni tra le diverse aree del cervello. Nei disturbi come l’ASD, si è osservato che la connettività può essere atipica, con alcune aree che presentano un eccesso di connessioni e altre una scarsità. Questo può spiegare le differenze nella percezione sensoriale e nelle interazioni sociali. .
  • Neurotrasmettitori: si analizza il ruolo dei messaggeri chimici del cervello, come la dopamina e la serotonina. Ad esempio, nell’ADHD si ipotizza che vi sia una disregolazione della dopamina, che influisce sui circuiti cerebrali legati all’attenzione e al controllo degli impulsi.

 

Dalla ricerca alla pratica

Le scoperte nel campo delle neuroscienze non sono solo teoriche; hanno un impatto diretto sulla diagnosi e sull’intervento. La comprensione dei meccanismi sottostanti permette di:

  • Sviluppare interventi mirati: invece di trattare solo i sintomi, si possono progettare terapie che puntano a rafforzare le funzioni cerebrali meno efficienti, ad esempio attraverso la riabilitazione cognitiva o il biofeedback.
  • Favorire un approccio inclusivo: riconoscere che i disturbi del neurosviluppo sono il risultato di una diversa organizzazione cerebrale promuove una visione che valorizza le differenze, invece di patologizzarle.
  • Creare strumenti di diagnosi precoce: l’identificazione di biomarcatori o schemi di attività cerebrale specifici potrebbe permettere una diagnosi più tempestiva, facilitando l’accesso a interventi che massimizzano le potenzialità di sviluppo del bambino.

In sintesi, le neuroscienze offrono la chiave per decifrare la complessità dei disturbi del neurosviluppo, spostando il focus dalla superficie dei sintomi alla loro profonda origine biologica e gettando le basi per un futuro di diagnosi più precise e interventi più efficaci.

Personale esterno

Conteggio Personale Esterno per Tipo di Rapporto

Assegnista di ricercaAssociato con incarico di collaborazioneBorsistaCollaboratore occasionaleCollaboratore professionaleTotale
10126221
Assegnista di ricerca10
Associato con incarico di collaborazione1
Borsista2
Collaboratore occasionale6
Collaboratore professionale2
Totale Generale21

Grafico Distribuzione Personale Esterno per Tipo di Rapporto


Personale Esterno

ImmagineNominativoSedeRapportoE-mail
Giorgia AdamoPalermoCollaboratore occasionale
Federica AffranchiPalermoBorsista
Monia AnaniaPalermoAssegnista di ricerca
Giuseppa BiddeciPalermoAssegnista di ricerca
Melania CasellaPalermoCollaboratore occasionale
Melchiorre CervelloPalermoCollaboratore occasionale
Fabio CibellaPalermoCollaboratore occasionale
Ilaria CosentiniPalermoAssegnista di ricerca
Marco D'AntoniPalermoBorsista
Annalisa DerricoPalermoAssegnista di ricerca
Giovanni DuroPalermoAssociato con incarico di collaborazione
Irene GiacalonePalermoAssegnista di ricerca
Miriam GiacomarraPalermoAssegnista di ricerca
Emanuela Maria MarsanaPalermoAssegnista di ricerca
Elisa MessinaPalermoCollaboratore occasionale
Marta MoschettiPalermoAssegnista di ricerca
Roberta NicolosiPalermoCollaboratore professionale
Maria RussoPalermoCollaboratore occasionale
Salvatore ScibettaPalermoCollaboratore professionale
Marika VeneziaPalermoAssegnista di ricerca
Martina VinciPalermoAssegnista di ricerca

Personale

Sedi

0

Ricercatori

0

Tecnologi

0

Tecnici

0

Amministrativi

0

Conteggio Personale per Profilo

Collaboratore Tecnico Enti di RicercaCollaboratore di AmministrazioneDirigente di RicercaFunzionario di AmministrazioneI RicercatoreI TecnologoOperatore TecnicoRicercatoreTecnologoTotale
1614535234413105
Collaboratore Tecnico Enti di Ricerca16
Collaboratore di Amministrazione14
Dirigente di Ricerca5
Funzionario di Amministrazione3
I Ricercatore5
I Tecnologo2
Operatore Tecnico3
Ricercatore44
Tecnologo13
Totale Generale105

ImmagineNominativoSedeProfilo e LivelloContrattoE-mail
Grazia Annesi CosenzaI Ricercatore 2 livelloT.I.
Walter ArancioPalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Antonino Andrea ArnaoMessinaTecnologo 3 livelloT.I.
Giuseppa AugelloPalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Antonina Azzolina PalermoOperatore tecnico 7 livelloT.I.
Dario BaluciMessinaCollaboratore tecnico enti di ricerca 6 livelloT.I.
Sergio BaluciMessinaFunzionario di amministrazione 5 livelloT.I.
Giovanna Barbieri PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Francesco BedogniPalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Ariangela Belvedere CosenzaFunzionario di amministrazione 5 livelloT.I.
Carmela Biondo PalermoCollaboratore di amministrazione 7 livelloT.I.
Rosa Bonaventura PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Maria BoncoddoMessinaTecnologo 3 livelloT.D.
Antonella Bongiovanni PalermoI Ricercatore 2 livelloT.I.
Cristina Cali'CataniaTecnologo 3 livelloT.I.
Simona CampisiMessinaTecnologo 3 livelloT.D.
Walter Carpino CosenzaCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Luca Caruana PalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Maria Vincenza CataniaCataniaDirigente di ricerca 1 livelloT.I.
Francesca Cavalcanti CosenzaI Ricercatore 2 livelloT.I.
Sebastiano CavallaroCataniaDirigente di ricerca 1 livelloT.I.
Maria CerauloPalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 6 livelloT.I.
Fabrizio ChiodoPalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Luigi Citrigno CosenzaRicercatore 3 livelloT.I.
Paolo Colomba PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Paolo Colombo PalermoDirigente di ricerca 1 livelloT.I.
Alfia CorsinoCataniaCollaboratore di amministrazione 5 livelloT.I.
Grazia Crescimanno PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Ilaria CrimiMessinaTecnologo 3 livelloT.D.
Gaspare CusimanoMessinaTecnologo 3 livelloT.I.
Antonella Cusimano PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Maria Patrizia D'AngeloCataniaCollaboratore di amministrazione 5 livelloT.I.
Simona D'AntoniCataniaRicercatore 3 livelloT.I.
Andrea De GaetanoPalermoDirigente di ricerca 1 livelloT.I.
Irene Deidda PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Paola Dell'AlbaniCataniaRicercatore 3 livelloT.I.
Francesco Di Blasi PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Gemma Di Palma CosenzaCollaboratore tecnico enti di ricerca 4 livelloT.I.
Gaspare DragoPalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Chiara FaillaMessinaRicercatore 3 livelloT.D.
Daniele Francofonte PalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Francesco FrustaciCatanzaroOperatore tecnico 7 livelloT.I.
Antonino GalatiPalermoCollaboratore di amministrazione 7 livelloT.I.
Giacoma Galizzi PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Olivier Gallo CosenzaCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Mario GarofaloCosenzaCollaboratore di amministrazione 7 livelloT.I.
Sara GenoveseMessinaI Tecnologo 2 livelloT.I.
Giulia GentileCataniaTecnologo 3 livelloT.I.
Roberto Giambruno PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Antonella GirgentiPalermoTecnologo 3 livelloT.D.
Stefania GismondoMessinaCollaboratore di amministrazione 6 livelloT.I.
Maria GuarnacciaCataniaTecnologo 2 livelloT.I.
Giorgio GugliottaMessinaCollaboratore di Amministrazione 7 livelloT.I.
Serena Iacono IsidoroMessinaRicercatore 3 livelloT.I.
Valentina La CognataCataniaTecnologo 3 livelloT.I.
Nadia Lampiasi PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Simone Luca LanucaraMessinaRicercatore 3 livelloT.I.
Doriana Lo Piparo PalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Elena Lo Presti PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Valeria Longo PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Rossella Luca'RomaRicercatore 3 livelloT.I.
Maria LucibelloCatanzaroRicercatore 3 livelloT.I.
Antonio Macri'CatanzaroCollaboratore tecnico enti di ricerca 4 livelloT.I.
Francesco MarinoCataniaCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Marilina MastrogiuseppeMessinaRicercatore 3 livelloT.I.
Rosalia Merlo PalermoCollaboratore di amministrazione 6 livelloT.I.
Roberta MinutoliMessinaTecnologo 3 livelloT.D.
Giovanna Maria Alessandra MorelloCataniaRicercatore 3 livelloT.I.
Aldo Nicosia PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Domenico Nuzzo PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Laura PalumboPalermoRicercatore 3 livelloT.D.
Anna Maria PaolettiCatanzaroRicercatore 3 livelloT.I.
Enrico ParanoCataniaI Ricercatore 2 livelloT.I.
Fabrizio ParnassoMessinaCollaboratore tecnico enti di ricerca 6 livelloT.I.
Rosalia Maria Cristina PellitteriCataniaRicercatore 3 livelloT.I.
Alessandro PensatoPalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Pasquale PiconePalermoI Ricercatore 2 livelloT.I.
Giovanni PioggiaMessinaDirigente di ricerca 1 livelloT.I.
Alfio PuglisiMessinaRicercatore 3 livelloT.D.
Antonio Qualtieri CosenzaRicercatore 3 livelloT.I.
Francesco Rabboni PalermoCollaboratore di amministrazione 7 livelloT.I.
Chiara RandoMessinaCollaboratore tecnico enti di ricerca 6 livelloT.D.
Daniela Riccobono PalermoCollaboratore di amministrazione 6 livelloT.I.
Antonio Giulio Rizzo CataniaCollaboratore di amministrazione 6 livelloT.I.
Margherita Stefania RodolicoCataniaTecnologo 3 livelloT.I.
Daniele Romancino PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Silvia RuggieriPalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Roberta Russo PalermoI Tecnologo 2 livelloT.I.
Liliana RutaMessinaRicercatore 3 livelloT.I.
Monica SalamonePalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Sabrina SanzonePalermoCollaboratore di amministrazione 5 livelloT.I.
Domenico SaturninoCatanzaroCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Valentina Scatassa PalermoCollaboratore di amministrazione 6 livelloT.I.
Patrizia Spadafora CosenzaRicercatore 3 livelloT.I.
Michela SpatuzzaCataniaRicercatore 3 livelloT.I.
Donatella Spera PalermoCollaboratore di amministrazione 5 livelloT.I.
Gaetano SpinelliPalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 6 livelloT.I.
Marcello Tagliavia PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Gennaro TartariscoMessinaRicercatore 3 livelloT.I.
Rosa TurattoPalermoOperatore tecnico 6 livelloT.I.
David VagniRomaTecnologo 3 livelloT.I.
Francesca Zito PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Carmela Zizzo PalermoRicercatore 3 livelloT.I.
Marcomaria Zora PalermoCollaboratore tecnico enti di ricerca 5 livelloT.I.
Giosue' ZurzoloMessinaFunzionario di amministrazione 5 livelloT.I.

Consiglio di Istituto

Organizzazione

Segreteria di Direzione
Daniela Riccobono

Responsabile Gestione Compliance Amministrativo/Contabile (RGC)
Sabrina Sanzone

Ordini in affidamento diretto
RUP:
Sergio Baluci, Cristina Calì, Stefania Gismondo, Valentina Scatassa

Punti istruttore ordini:
Walter Carpino, Mario Garofalo, Giorgio Gugliotta, Antonio Giulio Rizzo

Fatture Passive e pagamenti
Personale afferente: Ariangela Belvedere, Patrizia D’Angelo, Stefania Gismondo, Antonio Macrì, Rosalia Merlo

Fondo Economale
Sede Palermo: Daniela Riccobono
Sede Catania: Alfia Corsino
Sede Cosenza: Walter Carpino
Sede Messina: Giorgio Gugliotta

Entrate
Personale afferente: Sergio Baluci, Ariangela Belvedere, Carmela Biondo, Maria Patrizia D'Angelo, Antonio Macri', Donatella Spera

Gestione del personale
Sede Palermo: Carmela Biondo
Sede Catania: Alfia Corsino
Sede Catanzaro: Antonio Macri'
Sede Cosenza: Ariangela Belvedere
Sede Messina: Dario Baluci

Progetti e Rendicontazione
Personale afferente: Carmela Biondo, Antonino Galati, Sara Genovese, Donatella Spera, Giosue' Zurzolo

Comunicazione
Responsabile e coordinatore: Domenico Nuzzo
Responsabile sito web: Alessandro Pensato
Personale afferente: Giorgia Adamo, Giuseppa Biddeci, Maria Vincenza Catania, Francesco Marino, Laura Palumbo Anna Maria Paoletti, Antonio Qualtieri, Silvia Ruggieri, David Vagni

Servizi informatici
Sede di Palermo: Alessandro Pensato
Sede Catania: Francesco Marino
Sede Catanzaro: Francesco Frustaci
Sede Cosenza: Walter Carpino
Sede Messina: Alfio Puglisi

Sicurezza
Sede Palermo: Doriana Lo Piparo
Sede Catania: Alfia Corsino
Sede Catanzaro: Antonio Macri'
Sede Cosenza: Mario Garofalo
Sede Messina: Sergio Baluci

Privacy
Responsabile: David Vagni
Personale afferente: Daniele Francofonte, Enrico Parano, Alfio Puglisi, Silvia Ruggieri

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