Dietro i segni di un maltrattamento, non soltanto fisici ma anche psicologici, le ripercussioni più profonde sono state recentemente identificate anche sul genoma del minore che subisce abusi, che includono cambiamenti strutturali e funzionali nella regolazione di svariati geni. Numerosi studi hanno dimostrato che tali modifiche concorrono nel determinare conseguenze a breve o a lungo termine, prevalentemente associate allo sviluppo di patologie neuropsichiatriche e comportamentali nell’infanzia e nell’età adulta. Ad oggi, il fenomeno della violenza sui minori risulta uno dei settori meno studiati dal punto di vista della ricerca scientifica.
In linea con le iniziative promosse dall’Unicef e dall’OMS per lo sviluppo di nuovi strumenti scientifici e tecnologici per la tutela dei minori, il progetto intende sfruttare le conoscenze genomiche ed i sistemi biotecnologici ad alta processività di dati, per realizzare soluzioni alternative ai fini identificare nuovi strumenti preventivi e terapeutici a supporto della psicoterapia (e non solo) di minori e adulti che hanno subito maltrattamenti e abusi.
Lo studio pilota avviato dall’IRIB-CNR intende approfondire i meccanismi di insorgenza di alcuni disturbi neurologici e pisco-comportamentali, esaminando in particolare il ruolo di varianti genetiche ed epigenetiche in alcuni geni chiave della regolazione neuroendocrina, specificatamente associati ai fenomeni di abuso infantile. Il Progetto, avviato da oltre 4 anni, viene svolto in collaborazioni con un team selezionato di pediatri, psichiatri, neuropsichiatri infantili, ortopedici, psicologi e farmacologi dell’Università e dell’ASP3 di Catania, oltre che il supporto della Procura della Repubblica e del Tribunale dei Minori di Catania.
Risultati
- Ampliare il numero dei biomarcatori analizzati per la realizzazione di un profiling molecolare dell’abuso minorile;
- Ottenere una diagnosi differenziale tra le varie forme di abuso basata sulla caratterizzazione di un profilo epigenetico specifico;
- Aumentare la consapevolezza sui rischi associati al fenomeno degli abusi sui minori degli insegnanti scolastici e dei medici pediatri, entrambi accumunati da una posizione privilegiata nella lotta contro il maltrattamento perché a contatto diretto e regolare con i minori e spesso con le famiglie;
- Promuovere un ruolo più attivo della ricerca scientifica nella lotta contro la resistenza sociale e psicologica ad ammettere un fenomeno ritenuto aberrante, attraverso l’applicazione di nuovi metodi biotecnologici trasferiti nella pratica diagnostica generale.
STAFF IRIB CNR
- Enrico Parano Primo Ricercatore, Responsabile sede di Catania
- Paola Dell’Albani Ricercatore
- Rosalia Pellitteri Ricercatore
- Margherita Rodolico Tecnologo
- Xena Giada Pappalardo Dottoranda di Ricerca
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